Grazie al sistema Wiffract, basato sulle onde incidenti sugli oggetti, si può dedurre l’orientamento degli stessi e crearne una mappa per la ricostruzione dell’immagine altrove

Tramite i segnali in radiofrequenza di una trasmissione Wi-Fi e i segnali di distorsione dello stesso, è già possibile desumere la forma degli oggetti in movimento. Ora i ricercatori sono riusciti a capire la forma di un oggetto fermo, usando soltanto i segnali Wi-Fi, sui segnali in radiofrequenza, senza un addestramento di modelli AI.

Sempre basandosi sulle teorie degli anni ’60, basate sui coni di diffrazione ed impiegate in elettromagnetica, i ricercatori hanno sviluppato il sistema matematico che fosse in grado di ricostruire le impronte, ovvero sezioni coniche, su una griglia di ricezione Wi-fi, mettendo a punto, così, il sistema Wiffract.

Testato dapprima su un veicolo in movimento, poi con delle lettere posizionate oltre una parete, il sistema è stato in grado di applicare la tecnica di imaging. Senza bisogno di addestramento di un sistema di intelligenza artificiale e riconoscibili anche da un occhio umano, la creazione di immagini di ritorno può trovare svariate applicazioni, dalla casa domotica, all’edilizia, ai soccorsi.

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