Buco sulla garanzia di privacy da parte della Società Italiana Autori ed Editori: files che dovevano restare riservati, resi disponibili.

Dopo più di due mesi di richieste di riscatto, da parte degli hacker di Everest che hanno bucato la sicurezza dei dati disponibili in 60 GB di file, compressi e non, riguardanti dati dei propri dipendenti, i documenti della SIAE sono stati resi disponibili. Trattandosi di personaggi pubblici, vi sono anche dati riguardanti l’ammontare dei compensi, nonchè documenti medici, di natura riservata.

La questione sarebbe di rilevante importanza, soprattutto per il Garante della Privacy e l’applicazione di quanto richiesto alle società per il trattamento dei dati delle persone fisiche conservati dall’amministrazione.

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