Il troppo caldo manda in tilt uno dei data center che supportano la piattaforma del social network

Per gestire i propri servizi online, le aziende come Twitter o Google utilizzano data center che richiedono carichi di energia notevoli, che a loro volta generano grandi quantità di calore: questo, insieme a quello stagionale, quest’anno particolarmente elevato, ha mandato in tilt il data center di Sacramento, utilizzato da Twitter per le proprie attività.

Nel giorno dell’accaduto, il 5 settembre, le temperature hanno superato i 46° centigradi. Il malfunzionamento ha compromesso, fortunatamente,  solo uno dei centri che supportano la piattaforma, che sarebbe stata inaccessibile se gli altri utilizzati dal social network non avessero retto.

Questo problema riguarda le grandi aziende che affidano i propri servizi globali online. Alcune hanno riscontrato problemi analoghi a Londra e altre, come Google, hanno acquistato data center a latitudini più fresche, come in Finlandia.

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